Il D-dimero è un prodotto di degradazione della fibrina, una proteina responsabile della formazione di coaguli (trombi) nei vasi sanguigni.
In ambito clinico, la determinazione del D-dimero nel sangue si inserisce nell’iter diagnostico della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare. Quest’esame è dunque particolarmente utile nello studio di patologie correlate all’eccessiva o inappropriata coagulazione.
Il dosaggio del D-dimero viene richiesto principalmente in pazienti che accusano una sintomatologia grave che include difficoltà respiratorie e dolore al torace, ma anche in presenza di sintomi che siano associabili a trombosi venosa profonda come dolore ad una gamba, gonfiore o decolorazione agli arti inferiori o all’embolia polmonare che si manifesta generalmente con:
respiro affannato, tachicardia, dolore al petto associato al polmone,
presenza di sangue nell’espettorato, mancanza di fiato improvvisa.
Il dosaggio del D-dimero può essere eseguito come supporto diagnostico insieme al tempo di protrombina (Pt), al tempo di tromboplastina parziale (Ptt), alla conta piastrinica e al fibrinogeno in presenza di sintomi riconducibili alla coagulazione intravascolare disseminata quali:
Nausea e vomito, gengive sanguinanti, dolore addominale e muscolare,
convulsioni, minzione ridotta.
COME SI ESEGUE
Eseguiamo questo esame su prelievo del sangue. Non è necessario un digiuno stretto e si può fare una colazione leggera.