L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO riguarda quasi 1 italiano su 2 ed è legata ad una carenza di lattasi, ovvero l’enzima deputato alla digestione, che ha il compito di scindere il lattosio nei suoi due composti più semplici, glucosio e galattosio.
Una bassa o assente percentuale di lattasi può essere causata da un difetto congenito: si verifica già dalla prima infanzia ed è permanente; in altri casi può essere causata da infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale e mutazioni dietetiche repentine.
Il Breath test o “test del respiro”, è un esame diagnostico non invasivo grazie al quale possiamo avere la conferma se si è realmente intolleranti al lattosio.
LA PREPARAZIONE
Per eseguirlo nel modo corretto, è importante attenersi ad alcune indicazioni per periodo precedente al test. Tra queste:
- non aver assunto antibiotici nelle ultime 4 settimane;
- non aver assunto fermenti lattici e lassativi o praticato clisteri di pulizia intestinale nelle ultime 2 settimane;
- non avere assunto alimenti o farmaci contenenti lattosio nella settimana precedente al test.
- consumare, la sera precedente al test, una cena leggera costituita unicamente da riso bollito e condito con olio di oliva e carne (o pesce) ai ferri o bolliti; sono da evitare frutta, verdura, patate, pane e pasta;
- osservare il digiuno la mattina dell’esame;
- lavare accuratamente i denti con lo spazzolino e dentifricio e risciacquare il cavo orale con un collutorio (clorexidina).
- se fumatori astenersi dal fumare dalla sera prima dell’esecuzione del test.
- durante tutta la durata del test non si può bere, mangiare e fumare.
COME SI SVOLGE
Il Breath test al Lattosio (BTL) dura dalle tre alle quattro ore e consiste nell’effettuare delle misurazioni dei valori di idrogeno nell’aria espirata: una prima misurazione si effettua prima dell’assunzione di lattosio, le successive, dopo la sua somministrazione, ad intervalli regolari di 30 minuti.